IL MONTELLO - LA PRESA XVI
Caratteristiche tecniche del percorso
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Lunghezza: 6,1 km
Difficoltà: DIFFICILE
Altezza di partenza: metri 123 S.L.M. (Borgo Santa Margherita)
Altezza massima: metri 336 S.L.M.
Pendenza media: 6,8%
Via Generale Vaccari - asfaltata salvo 1 km nei pressi della sommità ove la strada è sterrata
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Il punto di partenza di questa salita è Località Santa Margherita, nei pressi della chiesetta.
BORGO SANTA MARGHERITA
Santa Margherita è un borgo, una località del Comune di Crocetta di appena 32 abitanti, uno più, uno meno. Ma secoli fa, Santa Margherita era un porto sul Piave: più tardi il fiume sposterà il suo corso di 2 km a nord-ovest di Ciano. Santa Margherita è anche luogo di ritrovamenti paleoveneti. Infatti, tracce di occupazione umana risalenti al Mesolitico sono state trovate lungo il bordo nord-est del Montello, sopra i quartieri di Ciano e Santa Margherita, che all'epoca erano sul fiume Piave. I reperti principali sono strumenti in pietra scheggiata che sembrano essere punte di lance da pesca .
Diamo ora le spalle all'Oratorio e procediamo in salita per 100 metri: attraversiamo ora il Canale.
IL CANALE CASTELVIERO
E’ un canale di natura artificiale che va da Crocetta del Montello a Nervesa costruito nel 1930 con lo scopo di alimentare d’acqua le centrali idroelettriche poste a nord del Montello. Preleva le sue acque direttamente dalla Brentella a nord di Crocetta del Montello e scorre parallelo al Piave lungo il Montello, nel suo versante nord. Il canale a pelo libero e' all'aperto per i primi 9 km poi va in galleria per raggiungere la vasca di carico.
Poco oltre attraversiamo anche Via Gabriele D’Annunzio e poco oltre sulla nostra sinistra ecco una antica Osteria.
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ANTICA OSTERIA SANTA MARGHERITA
E' da qui che inizia la salita, all'inizio davvero importante.
Circa 250 metri più in su' ecco i primi prati...
Circa 500 metri più avanti entriamo decisamente nel bosco...
Il bosco è aperto da un capitello votivo posto sulla nostra sinistra e dedicato a Sant'Antonio.
IL CAPITELLO DI SANT'ANTONIO
Saliamo ancora... e ancora bosco...
Circa 500 metri più in su una curiosa indicazione che ci ricorda ovviamente Pippi Calzelunghe. In realtà si tratta di una azienda che alleva Cocker.
Saliamo ancora, ormai siamo quasi in quota e la strada diventa sterrata.
Siamo oramai in cima al colle a quota 339 e la strada ritorna asfaltata. Circa 250 metri più avanti sulla nostra destra ecco un agriturismo.
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AGRITURISMO AL MONTELLO
Circa 600 metri più avanti, annunciato da un cartello e sulla nostra sinistra un curioso luogo, un avvallamento con un laghetto in fondo; è la Fontana Lova.
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LA FONTANA LOVA
E' una risorgiva che si trova appena iniziato il versante nord del Montello lungo la presa 16, ai confini tra Montebelluna e Volpago.
Lasciata la Fontana Lova, circa 200 metri più avanti incrociamo la dorsale che si chiama via 18 Giugno. Inizia da qui il nostro percorso in discesa. Lo affrontiamo non prima però di aver notato sulla nostra sinistra un cartello indicante il nome di colui che ha dato il nome alla via che abbiamo percorso.
GENERALE GIUSEPPE VACCARI
Giuseppe Vaccari nasce a Montebello Vicentino nel 1866. Nel corso della prima guerra mondiale fu comandante della brigata Barletta, poi capo di S. M. della 3ª armata, quindi comandante del XXII corpo d'armata. Già decorato con svariate onorificenze, riceve la Medaglia d'Oro per le sue eroiche gesta durante la battaglia di Vittorio Veneto. Eccone la motivazione: «Di fronte ad una gravissima e minacciosa situazione verificatasi nel settore del Corpo d'Armata ai suoi ordini, lasciato il suo posto di comando, si portava risolutamente tra le oscillanti ondate delle fanterie ed infiammandole con la vibrata parola ed il fulgido esempio del più sereno sprezzo del pericolo, le lanciava ad impetuoso attacco contro il nemico, già imbaldanzito, risolvendo col suo personale intervento ed a favore delle nostre armi le sorti dell'aspra giornata. In una precedente circostanza, comandante di una brigata, dopo aver condotto due volte brillantemente le proprie truppe alla conquista dell'obiettivo assegnatogli, in un momento critico del ripiegamento interveniva prontamente ed energicamente coi mezzi a disposizione, fermando e riconducendo al combattimento militari dispersi e fuggiaschi al grido: "Viva l'Italia!". Montello, 19 giugno 1918 - Castagnevizza, 23-24 maggio 1917. Dopo la guerra tenne il comando dell'XI e del XXVIII corpo d'armata; fu sottocapo di Stato maggiore dell'esercito (1920). Nel 1921 divenne capo di Stato maggiore del Regio Esercito, prendendo il posto di Pietro Badoglio; rimase in carica fino al 1923 (nel frattempo, l'organismo era stato ribattezzato "Stato maggiore centrale"), quando venne succeduto da Giuseppe Francesco Ferrari. comandò infine i corpi d'armata territoriali di Trieste e di Roma. Nominato Senatore del regno nel 1928, gli venne conferito dal re il titolo di conte nel 1936. Muore a Milano nel 1937.
Cominciamo allora la discesa... Scesi per circa 2,5 km, sulla nostra sinistra nei pressi dell'AGRITURISMO BASEI, ecco, su un prato i resti di aerei austriaci.