FORTE MARGHERA E BOSCHI DI MESTRE
29 DICEMBRE 2022
KM. 59
foto di Licia Bressan e Gianni Pizzolato
KM.0
KM. 26 - FORTE MARGHERA
Forte Marghera è una fortezza ottocentesca ed ex-caserma dell'Esercito Italiano .Il forte era parte del campo trincerato di Mestre e del più ampio sistema difensivo della laguna. È oggi proprietà del comune di Venezia, parco pubblico, sede di eventi e produzioni culturali.
La necessità di realizzare una fortezza in corrispondenza del punto in cui più la terraferma si avvicinava a Venezia venne intuita, dopo la caduta della Serenissima ed il trattato di Campoformio del 1797, dall'Impero austriaco. Questi erano infatti consapevoli che da tale posizione i nuovi mezzi di artiglieria avrebbero potuto raggiungere Venezia, distante appena quattro chilometri in linea d'aria.
Il forte venne dunque realizzato in un'area acquitrinosa e paludosa ai margini della laguna di Venezia, attraversata da un intrico di canali e ghebi.
Sull'area sorgeva già il vecchio borgo di Marghera, sede di magazzini e dogane, che venne inglobato nel Forte: la chiesa di Marghera, ad esempio, divenne una caserma e il ponte cinquecentesco sul Canal Salso fu trasformato in magazzino dopo la copertura delle volte; anche l'unica osteria del borgo verrà riutilizzata come deposito.
Nel 1805 vennero quindi avviati i lavori spianando il vecchio borgo e realizzando il primo nucleo del forte, che venne rinforzato alle spalle dalla presenza di nuove batterie su palafitte a guardia dei canali navigabili, che si aggiungevano alle preesistenti fortificazioni veneziane.
Con l'annessione del Veneto nel 1866, in seguito al Trattato di Vienna, il Forte Marghera divenne il centro della riorganizzazione militare avviata dal Regno d'Italia nella piazza militare di Venezia. Il nuovo regno considerava infatti la città vitale per la difesa dell'intero settore nord-orientale da un'eventuale invasione austriaca.
KM. 32 - I BOSCHI DI MESTRE
Il Bosco Ottolenghi
Con i suoi 30 ettari è stata la prima area attrezzata a bosco aperta al pubblico; è di proprietà della Fondazione Querini Stampalia ed ora in usufrutto al Comune di Venezia. Piantata nel 1998 questa importante porzione del Bosco nel 2007 era già pronta per essere utilizzata. L'Istituzione "il Bosco di Mestre" ha realizzato le attrezzature (percorsi pedonali e ciclabili, aree di sosta, passerelle, parcheggio, segnaletica, ecc...) che permetteranno di frequentare il Bosco. Questo bosco è dedicato alla memoria di Adolfo Ottolenghi, uomo di dialogo e di cultura, rabbino della comunità ebraica durante la Shoah, deportato e ucciso ad Auschwitz assieme a tanti suoi concittadini.
Il Bosco di Franca
Il bosco di Franca si trova in adiacenza al bosco Ottolenghi e ricopre un'area di 22 ettari. Al suo interno interagiscono tre diversi ecosistemi: il bosco, le aree umide e il prato. Il bosco è stato realizzato tra il 2003 e il 2006. Le due aree umide di notevoli dimensioni sono state realizzate nel 2012 con lo scopo di depurare le acque che sfociano in laguna. Un simile ambiente attrae anfibi e uccelli acquatici, incrementa la biodiversità e migliora significativamente il paesaggio naturale. Il prato costituisce la radura, che si estende per circa 3 ettari ed è attraversata da un percorso ciclopedonale. Nella parte centrale è stata conservata una siepe boscata preesistente come testimonianza della gestione tradizionale dei terreni agricoli. Con l'obiettivo di migliorare il paesaggio e aumentare la biodiversità è inoltre stato seminato un miscuglio di sementi costituito da specie erbacee annuali (papavero e fiordaliso) e perenni (tra cui margherita, salvia dei prati, centaura minore, vulneraria).