DA ISTRANA A MANTOVA A PEDALI
CARATTERISTICHE TECNICHE: lunghezza km 180 - tempo di percorrenza ore 12
Viaggiare una giornata e mezza percorrendo la Treviso- Ostiglia da Istrana sino a Pojana di Granfion. Uscire seguendo poi la direttrice sud-ovest tra i Colli Euganei e i Berici, fiondarsi sulle campagne del basso Veronese, dormire e quindi ripartire lasciando il Veneto e ritrovarsi così dopo altri 40 km esattamente al centro di Mantova. Lo si è fatto, assieme, io e il caro amico Gianni Cosmo.
ISTRANA - LA PARTENZA
Il primo tratto del nostro viaggio, si snoda lungo le campagne a sud di Istrana. Entriamo quindi in Morgano e dopo aver attraversato il Sile continuiamo in direzione sud a prenderci il primo tratto della Treviso-Ostiglia.
La ferrovia Treviso-Ostiglia è stata una linea ferroviaria italiana di proprietà statale che collegava Ostiglia a Treviso attraversando trasversalmente tutto il Veneto. Era lunga 116,20 chilometri. La ferrovia fu concepita per il doppio binario e per perseguire questa tipologia di progetto furono eseguiti gli espropri necessari, tuttavia fu armata ed esercita a binario semplice. Tutte le opere d'arte minori e i rilevati furono comunque predisposti per il doppio binario. Una delle innovazioni particolari fu l'esiguo numero di passaggi a livello con le intersezioni delle strade principali (statali e provinciali) e il largo uso di sovrappassi e sottopassi. La sua costruzione fu ideata, a fini strategici, dall'Esercito italiano in modo di poter dislocare velocemente le truppe in caso di guerra contro l'Austria-Ungheria.
In un primo momento si decise di abbandonare l'idea e puntare piuttosto sul raddoppio della Padova-Bologna, ma alcuni parlamentari veneti si batterono affinché la ferrovia fosse realizzata. Così fu stabilito che la nuova ferrovia dovesse collegare la stazione di Ostiglia in provincia di Mantova, posta sulla sponda sinistra del Po lungo la linea Bologna–Verona, con la stazione di Treviso Centrale, punto di scambio con la Mestre-Udine e la Treviso-Portogruaro. Il progetto fu sospeso dallo scoppio della prima guerra mondiale. Negli anni venti si intrapresero i lavori per la costruzione della ferrovia che terminarono solo agli inizi degli anni quaranta, nell'imminenza del secondo conflitto mondiale. Nella sua completa estensione, la linea ferroviaria ebbe poca vita, poiché fu pesantemente bombardata dagli Alleati nel 1944; a causa dei danni di guerra, il 16 novembre 1944 i treni cessarono di correre tra Grisignano di Zocco e Treviso. Successivi bombardamenti interruppero la circolazione anche nelle restanti sezioni. Nel breve periodo della sua esistenza funzionò più da infrastruttura bellica per il trasporto di merci che come mezzo per trasportare persone. A titolo di esempio basti ricordare che nell'ultima tratta aperta all'esercizio i fabbricati viaggiatori delle stazioni di Arsego, Badoere-Levada e Ronchi, nei pressi di Piombino Dese, e delle fermate di Loreggia, Campodoro e Silvelle di Trebaseleghe non furono mai raggiunti dalle strade che ne avrebbero permesso il collegamento ai rispettivi paesi, in quanto i comuni interessati, ai quali competeva tale onere, non ebbero modo di provvedervi. Già nel settembre del 1946 poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, l'esercito degli Alleati riattivò la tratta tra Quinto di Treviso e Treviso Porta Santi Quaranta della sezione tra Grisignano e Treviso. Sembrò a quel punto che i lavori di ripristino dovessero procedere velocemente anche nel resto della parte "alta" della linea, ma invece furono immediatamente sospesi, tanto che la breve tratta riaperta fu chiusa dalle FS nel dicembre 1947. La sezione tra Grisignano di Zocco e Quinto di Treviso non fu più riattivata (e venne soppressa nel 1959), mentre sempre nel 1947 la linea fu riattivata tra Ostiglia, Legnago e Grisignano di Zocco, per essere poi chiusa all'esercizio tra Ostiglia e Legnago nel 1965 e tra Grisignano e Cologna nel 1967. Negli anni Duemila venne progettato di trasformare la tratta in pista ciclabile, denominata pista ciclabile Treviso-Ostiglia. Tale progetto ha portato alla creazione di una pista ciclopedonale che collega la provincia di Treviso con la provincia di Padova, giungendo ai confini con la provincia di Vicenza (tra Bevadoro di Campodoro e Pojana di Granfion).
Tra le Province di Treviso e Padova, transiteremo poi in sequenza sui tre grandi fiumi di risorgiva ... Lo Zero, il Dese ed il Marzenego
LO ZERO
IL DESE
IL MARZENEGO
CAMPOSAMPIERO
PIAZZOLA SUL BRENTA E VILLA CONTARINI
IL FIUME BRENTA
POJANA -FINE DELLA TREVISO OSTIGLIA
E DA ORA SOLO STRADE E STRADINE DI CAMPAGNA
FINALMENTE ADIGE
E' SERA ...CEREA (VR)
LA GRAN FAME...
RIPARTENZE MATTUTINE ... LOMBARDIA
E FINALMENTE MANTOVA! IL CASTELLO DI SAN GIORGIO
PALAZZO TE
LA CASA DEL MANTEGNA
PALAZZO DUCALE
LA BASILICA DI SANT'ANDREA E L'ALBERTI